Aree produttive del cacao
Aree produttive del cacao
Vediamo quali sono le maggiori aree produttive del cacao nel mondo. Un modo, anche, per capire con quale scenario si confronta la produzione del cacao dominicana.
Quadro generale
Vogliamo cominciare con un quadro generale per capire quali sono le maggiori aree produttive del cacao nel mondo. E anche per capire che tipo di economia la produzione di questo alimento muove e rappresenta. Intanto una caratteristica abbastanza comune dei paesi che rappresentano le maggiori aree produttive è quella di essere, prevalentemente, paesi dallo sviluppo industriale ancora basso. Infatti i maggiori produttori sono concentrati in Africa, In America Centrale e in alcune aree dell’America del Sud. Per quanto riguarda quello che, attualmente, resta il maggior produttore di cacao, e cioè l’Africa, esso viene coltivato per lo più in piantagioni di piccole dimensioni. La dove vi sono delle eccezioni, come in Camerun, Costa d’Avorio e Congo, esse sono dovute prevalentemente all’intervento di alcune compagnie europee o a quello di vere e proprie multinazionali.
Il passaggio e l’interesse verso l’aumento delle estensioni delle piantagioni, come in alcune aree produttive di cacao del Brasile o dell’Ecuador, risponde a criteri di vantaggio economico. In rapporto alle estensioni l’investimento in macchinari continua a restare meno consistente rispetto a quello richiesto per altri tipi di produzione. Il vero investimento, per ora, è quello nella manodopera. Ragion per cui il vantaggio competitivo delle grandi piantagioni è, attualmente, legato alla maggiore possibilità di resa.
Produzione fave di cacao
Quando si parla di aree produttive di cacao nel mondo, si parla di produzione di fave di cacao. Essa infatti è utilizzata come parametro, come vera e propria bilancia che determina anche il prezzo in base alla quantità di offerta. In generale possiamo dire che la produzione mondiale di cacao è aumentata di oltre 300.000 tonnellate se si considera il periodo dal 2007-2008 confrontato con il biennio 2011-2012. E, pur con oscillazioni nelle produzioni, l’area produttiva più consistente resta l’Africa con un buon 73% del mercato; seguita dall’Asia con un 14% e dalle Americhe con il 13%. In questo 13% è compresa anche la produzione del cacao dominicano che sta facendo registrare numeri in crescita.
Aree produttive
Per restare alle maggiori aree produttive di cacao nel mondo parliamo della Costa d’Avorio. In questo paese la produzione dicacao comincia nel 1880 ad opera dei francesi. Ma è nel 1960, ottenuta l’indipendenza, che il paese cominciò una seria esportazione e il controllo delle piantagioni; queste venivano infatti controllate dal governo che, negli anni ’70 aumentò le politiche di incentivo a questa coltivazione. Furono ani magici che videro un aumento del 344% nei profitti delle vendite di cacao. Nel paese ci sono circa un milione di piccole piantagioni che danno lavoro, tra proprietari e fittavoli, a quasi 3,5 milioni di persone.
Altra area di grossa produzione di cacao è l’Indonesia: secondo come quantità produttiva ma non certo tra i migliori in fatto di qualità, anzi spesso mediocre. Le sue esportazioni sono cominciate all’inizio degli anni ’90. Ma la situazione sta subendo quasi un’inversione di tendenza e molte piantagioni di cacao sono state convertite ad altre colture. Ora l’Indonesia sta puntando, anche se con produzioni ridotte, ad aumentare la qualità del prodotto.
Tra le maggiori aree produttive vi è, senza dubbio, il Brasile. La punta di diamante della produttività è lo stato di Bahia. In questo stato la coltivazione del cacao ha rappresentato, a partire della metà del ‘700, un fenomeno non solo economico ma anche sociale. Il Brasile è un grande produttore di prodotti derivati dal cacao in cui hanno sedi colossi come la Nestlè e la Kraft. Le sue esportazioni sono rivolte prevalentemente a Colombia, Paesi Bassi, Bolivia, Messico.