Cacao Dominicano

Il cacao dominicano, coltivazione, lavorazione ed esportazione

Cacao Dominicano

Cacao Criollo

Il più pregiato, il più fine e raro tra le categorie di cacao. Il cacao criollo è sicuramente quello di prezzo più alto ma ha una qualità insuperabile. Per questo viene utilizzato per produrre il cioccolato di più alto profilo

cacao nobile, anche così viene definito il cacao criollo. Il nome è un mix tra spagnolo e portoghese e significa “indigeno”. È il cacao più prezioso anche perché è, sostanzialmente, quello che è stato meno modificato rispetto a quello che era alle origini. I semi del cacao criollo sono di colore bianco con frutti viola e dal profumo molto intenso. Il cacao criollo è il più raro e, anche per questo, il più pregiato tra le categorie di cacao. Ma il fatto di essere stato il meno ibridato è anche ciò che lo rende delicatissimo. Delicatezza che lo rende soggetto a quella che gli esperti chiamano “erosione genetica” che lo rendono particolarmente esposto alle malattie. per questo motivo il cacao criollo viene coltivato ponendo particolare cura e attenzione alle sue piante. Altro fattore che ne fa un prodotto preziosissimo.

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Coltivazione e raccolta del cacao

Coltivazione e raccolta

La coltivazione e la raccolta del cacao sono attività che richiedono profonde conoscenze tecniche e di agronomia. la coltivazione del cacao non è dunque qualcosa che si improvvisa ma necessita di un insieme di conoscenze sistemiche. Per avere una coltivazione e, successivamente, una raccolta ottimale è necessario saper scegliere il luogo adatto e questo dipende da fattori quali il clima e il suolo. E il fatto che la coltivazione del cacao avvenga solo in zone ben determinate è la dimostrazione di quanto questi fattori siano essenziali per ottenere un buon prodotto.

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Mercato mondiale del cacao

Disavanzo nel mercato mondiale

Gli ultimi dati disponibili, relativi al mercato mondiale del cacao, si riferiscono allo scorso biennio; e sono dati che parlano di un certo disavanzo per il mercato mondiale. Un disavanzo che, come sempre accade in queste circostanze, ha portato un periodo di contrazione nei prezzi finali. Flessione che viene percepita come ancora più notevole se paragonata all’incredibile vetta raggiunta nel 2010 con un valore di £2.700 t. Ma molti analisti sono pronti a scommettere che, passata anche se di poco l’onda lunga della recessione, i prezzi risaliranno oltre le £1.600 t.

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